Ricordi quando ti lamentavi che tuo figlio adolescente era sempre fuori e non stava mai con te? Ora che ce l’hai a casa 24 ore al giorno a causa della quarantena da Coronavirus come vanno le cose? È possibile che dopo il primo periodo di tranquillità si sia creata un po’ di tensione data da questa convivenza prolungata ed è normale.

Proviamo a vedere allora cosa puoi fare a casa con dei figli adolescenti! 

Indice:


Anche gli adolescenti hanno pensieri ed emozioni

Prima di darti delle strategie per gestire i figli adolescenti a casa a causa del Coronavirus, è importante tu faccia un respiro lento e profondo e ti provi a mettere nei loro panni.

I tuoi figli sono costretti a stare a casa con mamma e papà, che li osservano, li criticano perché “non fanno niente” o “dovrebbero fare di più”, ordinano di pulire ogni cosa che capiti a tiro, anche le fughe delle piastrelle pur di tenerli impegnati…

Ricordi quando eri tu adolescente? Come ti saresti sentito tu in questa situazione? Anche i tuoi figli, come te, hanno pensieri ed emozioni, anche se magari non te lo vengono a dire.

 

pensieri emozioni adolescenti covid

 

Prima di proporre a tuo figlio delle cose da fare a casa, prova ad essere empatico nei suoi confronti, ascoltalo se ha voglia di parlarti, senza dirgli cosa deve fare o cosa deve provare, accoglilo semplicemente così com’è.

Non ignorare però quello che provi e senti tu in questo periodo difficile a causa del Coronavirus. Ascolta le tue sensazioni ed accoglie senza giudicarle. Ricordati che in caso di necessità è disponibile un servizio di supporto online promosso dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi.

#psicologionline.


Pianificare la giornata e la settimana

In questo periodo di assenza della scuola e dello sport è facile che un adolescente perda il senso del tempo, andando a dormire e svegliandosi tardi, passando le giornate a letto, sul cellulare o guardando serie TV.

Come dici? Lo faceva anche prima? Beh ragione in più per aiutarlo a programmare il suo tempo! Anche se ti dirà che lui è uno spirito libero e che vive la giornata, è probabile sia disponibile a questa operazione se si accorge del tempo che perde e se gli esponi le tue necessità (es. aiutare coi lavori domestici) e desideri (es. giocare assieme) in maniera sincera.

Una buona programmazione è formata da una lista di attività da svolgere e tempi in cui farlo. “C’è un tempo per ogni cosa” dice un vecchio adagio.


Lista delle attività: cosa fare

cosa fare a casa

Prima di aiutare tuo figlio adolescente a programmarsi la giornata, dovresti tenere a mente che ci sono principalmente 3 categorie di cose che tuo figlio potrebbe fare: cose che vorrebbe fare lui, cose che vorresti lui facesse e cose che vorresti fare assieme a lui.

È importante tenere a mente questa distinzione perché la gestione di queste attività richiede strategie diverse. Parti con fare una lista tenendo distinte queste tre categorie.


Cose che mio figlio vorrebbe fare

Partiamo da qui: cosa vorrebbe fare tuo figlio? Non basarti solo sullo stereotipo dell’adolescente annoiato. Quali sono le cose che fa con piacere, di cos’è fatto il suo mondo? Se proprio non riesci a farti un’idea… puoi provare a chiederglielo direttamente mostrando del sano interesse (non della morbosa curiosità da tenente Colombo che rischia di chiudere la conversazione in malo modo).

 tabella attivita

 

Ora che hai capito cosa tuo figlio vorrebbe fare, a te sta bene? Immagino che se ti dica “voglio scendere dalle scale usando mio fratello come slittino” la cosa potrebbe non esserti troppo congeniale.

In questo caso digli chiaramente (senza sclerare) le ragioni per cui non concordi con l’attività da lui scelta “es: tuo fratello potrebbe farsi male e io ne sarei dispiaciuto”.

Mettiamo ora che le cose che lui vorrebbe fare (giocare al pc, guardare video..) ti stiano bene ma non ti stia bene il tempo che dedica a queste attività. In questo caso è utile allora stabilire con lui degli orari e delle condizioni per farlo (vedi contratto comportamentale).


Cose che vorrei mio figlio facesse

Anche all’interno di questa categoria possiamo fare un’ulteriore suddivisione tra: cose che vorresti tuo figlio facesse perché contribuiscono alla vita domestica (es. pulizie) o perché credi possano essere maggiormente produttive ed occasioni di crescita per il suo sviluppo.

Affinché tuo figlio aiuti in casa, devi chiederglielo. “Ma come, mio figlio dovrebbe aiutare perché sente che è una cosa giusta ed è un membro responsabile di questa famiglia”. Si, ci sono ragazzi che di loro spontanea volontà si mettono a pulire la casa ma vivono nell’Area 51 e cavalcano degli unicorni.

Una cosa che puoi fare è creare dei turni per le faccende domestiche in casa con le mansioni e una descrizione minima di come svolgerle. Questo perché dire pulire il bagno per un ragazzo potrebbe voler dire passare la scopa e per un altro pulire i vetri. Sii preciso in quello che vuoi e non dare nulla per scontato.


E se mio figlio non vuole saperne di aiutare in casa?

Può essere utile fare un vero e proprio contratto comportamentale in cui chiedi delle cose precise a tuo figlio e in cambio gliene concedi delle altre altrettanto precise. Attenzione che questa forma di accordo non è un ricatto, è un metodo di risoluzione dei conflitti senza perdenti perché permette ad entrambi, genitori e figli, di ottenere quello che vogliono.

 esempio contratto comportamentale

Essendo un contratto ovviamente va firmato da ambedue le parti: genitori e figli!

 

Attività che tuo figlio potrebbe fare

Ci sono molte attività che tuo figlio adolescente può svolgere a casa e che possono contribuire alla sua crescita. Non sempre tuttavia sono attività a cui il ragazzo pensa da solo. È importante proporgliele piuttosto che imporgliele, magari aiutandolo nei primi momenti a capire come svolgerle.

Imporgliele rischia infatti di fargliele detestare e diminuire la motivazione. Può essere un’idea quella di inserire anche queste attività nel contratto ma lo sconsiglierei.

Ecco qualche idea su alcune cose che tuo figlio potrebbe fare:

  • Studiare: scontato vero? Qui trovi qualche suggerimento su come studiare meglio.

  • Giocare: non te l’aspettavi in questa lista? Anche i giochi aiutano a crescere, alcuni di più altri meno. Non demonizzare l’esperienza videoludica che può essere invece una grande risorsa!

  • Leggere un libro: possibilmente qualcosa che interessi a tuo figlio e non un classico della letteratura russa (a meno che non sia una sua passione). È possibile leggere anche su cellulare, tablet o kindle. Il sito Mangialibri segnala diversi e-book gratuiti.

  • Ascoltare un libro: per i ragazzi che hanno difficoltà di lettura ci sono delle alternative alla carta come ad esempio i libri letti da ADOV o sulla piattaforma Audible, senza dimenticare la possibilità della sintesi vocale per i libri digitali!

  • Imparare un’abilità: ci sono diverse abilità che si possono apprendere come imparare una nuova lingua (perché non tramite Duolingo?) o imparare la programmazione, l’editing o la grafica attraverso videocorsi e blog.

  • Creare una nuova abitudine: dicono che ci vogliano dai 21 ai 60 giorni per creare una nuova abitudine. Servono spunti? Leggi il blog di Efficacemente o il nuovo libro di Luca Mazzucchelli “Fattore 1%

  • Scrivere un racconto: un buon modo per sfogare la creatività è scrivere. Non importa essere grandi scrittori, scrivere può essere una buona forma di intrattenimento.

  • Tenere un diario (o videodiario): tenere un diario aiuta a buttare giù le proprie idee, pensieri, emozioni. Un’ alternativa al classico diario è scrivere ogni giorno 3 cose belle che ci sono successe durante la giornata e 3 cose per cui si è grati. E se scrivere crea qualche difficoltà perché non farlo con i video?

  • Creare un blog o una pagina social: se c’è un argomento che lo appassiona, perché non provare a creare contenuti da condividere? Un’idea è scrivere un blog o gestire una pagina su Facebook o Instagram.

  • Fare esercizio fisico: che sia della semplice ginnastica, un programma di definizione, massa o forza, degli allenamenti di zumba o di Yoga, l’allenamento fisico ha molteplici effetti benefici sulla salute psicofisica.

  • Praticare la Mindufulness: la Mindfulness è una forma di meditazione che consiste nel porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante. Vuoi fare una prova? Ascolta questa puntata di Psinel (podcast di Romagnoli). Per approfondire leggi “Il genitore consapevole” dei coniugi Kabat Zinn.

Cose che vorrei fare con mio figlio

Forse quando era più piccolo passavate un sacco di tempo insieme divertendovi. Poi è cresciuto ed è diventato insofferente alla tua presenza. È un’esperienza molto comune e quasi fisiologica direi. Ciò non toglie che sia possibile tornare a passare del tempo assieme facendo delle cose piacevoli con tutta la famiglia.

Anche qui si tratta di dire a tuo figlio che vorresti fare delle cose con lui (punto fisso) e che può proporre qualche idea o scegliere tra quelle proposte (punto variabile). Permettere di scegliere aumenta solitamente la motivazione a svolgere un’attività.

 

Attività che potresti fare con tuo figlio

Di seguito un elenco di possibili attività che puoi fare a casa con tuo figlio o con tutta la famiglia.

  • Giocare ad un videogioco: perché demonizzare qualcosa che può essere divertente e coinvolgente. Se ne hai la possibilità gioca ad un videogioco con tuo figlio, che siano party game (es. Super Mario Party) o sparatutto (es. Call of Duty).

  • Giocare ad un gioco da tavola: sebbene sia sempre possibile giocare ai puzzle o ai classici “Risiko”, “Monopoly” o “Tabù”, esistono giochi dalla grafica accattivante e dalle meccaniche di gioco intriganti come “Dixit”, “Celestia” o “King of Tokyo”. Altre idee le trovi alla Tana dei Goblin.

  • Giocare ad un gioco di gruppo: non solo giochi da tavolo, si può giocare anche intorno ad un tavolo (o seduti per terra) a giochi di carte (es. briscola) o giochi come il mimo, nomi-animali-cose o quarto di porco!

  • Praticare la Mindfulness: se far praticare la mindufulness a tuo figlio può essere una buona idea, farlo assieme può essere ancora meglio.

  • Allenarsi: anche l’allenamento fatto insieme può essere costruttivo e divertente. Vedere una mamma che fa zumba con suo figlio penso sia una scena dolcissima quanto un papà che fa pesi con lui.

  • Cucinare: non è solo una faccenda domestica, può diventare un’attività piacevole da svolgere assieme. Prova nuove ricette con tuo figlio (qualche idea su Giallo Zafferano) o tramandagli le ricette di famiglia. È davvero un’ottima occasione per insegnargli a cucinare.

  • Fare del bricolage: costruire una casetta per gli uccelli, costruire un robot, curare il giardino, fare dei lavoretti di decoupage o riparare il gradino delle scale, sono tutti ottimi modi per stare assieme e affinare le abilità manuali.

  • Guardare un film: mettere d’accordo tutti non è facile e a può essere un’idea fare a turno per la scelta del film. Può essere un’occasione per riflettere su tematiche specifiche, per accompagnare nella crescita o semplicemente per farsi due risata.

  • Guardare una serie TV: iniziare una serie TV insieme è un’esperienza che avvicina molto le persone (e Netflix riporta che le fa litigare se uno va avanti con gli episodi da solo). Scegli bene la serie da guardare per non essere o mettere in imbarazzo tuo figlio. Trovarsi a guardare con i propri genitori una scena di sesso esplicita per alcuni può essere un’esperienza un po’ cringe! Ovviamente dipende dal rapporto.

Tempi: Quando fare le cose

quando fare le attività

Come dicevamo, l’altro elemento che compone una buona programmazione è il quando. Come sempre vale la regola che è meglio stabilire gli orari insieme rimanendo aperti alla negoziazione. L’importante è stabilirli però. Il rischio è di trovarsi con una bellissima lista di cose da fare senza poi metterle mai in atto!

È possibile stilare diversi planning andando dal macro al micro, dal mese al giorno.

  • Planner mensile: riporta in un calendario le attività (o gli obiettivi) da svolgere nel mese. Sarà possibile contrassegnare con un pallino le caselle in cui si è riusciti a realizzare quanto programmato per dare senso di soddisfazione o collegarlo ad un premio come in una token economy.

  • Planner settimanale: una tabella settimanale in cui si stabiliscono i giorni e i momenti della giornata dedicata ad un certo tipo di attività. Ad esempio il lunedì potrebbe esserci il momento dello studio dalle 15.00 alle 18.00, il momento per lo svago personale dalle 18.00 alle 19.00 e il momento per le attività in famiglia dalle 21.00 alle 22.30.

  • Planner giornaliero: può stabilire la routine giornaliera, essere una to-do-list della giornata o riferirsi ad una particolare attività (ad esempio per lo studio).

Cosa fare a casa con dei figli adolescenti? Stare bene

Spero che questa guida possa essere utile a tutti i genitori che si trovano a casa con dei figli adolescenti in questa quarantena. L’unica regola che mi sento di darti è una: non strafare.

Cerca di non essere un gendarme che assegna gli ordine del giorno alle reclute. Ricordati che sei un genitore e il tuo compito principale è quello di stare bene e permettere a tuo figlio di fare altrettanto.

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