Quando uno studente ha un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) o un altro disturbo del neurosviluppo come, ad esempio, un disturbo da Deficit di Attenzione e/o Iperattività (ADHD), un Disturbo del Linguaggio (DL) o un Disturbo dell’Apprendimento Non Verbale (DANV), può essere utile creare un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che tenga conto del profilo cognitivo di quel bambino.

Sebbene il profilo cognitivo di un individuo sia un insieme molto complesso di abilità e potenzialità che possono essere dominio generali (abilità cognitive fondamentali e generali che influenzano il funzionamento cognitivo globale di un individuo) e dominio specifiche (abilità cognitive specifiche riferite a compiti o aree particolari di apprendimento e adattamento) in questa sede si farà riferimento unicamente alle abilità cognitive dominio generali.


Gli indici della WISC-IV

Chi ha svolto una valutazione per un DSA (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) è stato valutato anche a livello cognitivo e, solitamente (ma non sempre!), la valutazione è avvenuta attraverso la somministrazione della Wechsler Intelligence Scale for Children – quarta edizione (WISC-IV) che permette la valutazione di alcuni particolari indici cognitivi dominio generali.

Gli indici valutati dalla WISC-IV sono la Comprensione Verbale (ICV), il Ragionamento Visuo-Percettivo (IRP), la Memoria di Lavoro (IML) e la Velocità di Elaborazione (IVE), il Quoziente Intellettivo (QI), dato dalla somma di questi indici (che può non essere interpretabile poiché questi possono essere molto disomogenei tra loro), l’Indice di Abilità Generale (IAG) e l’Indice di Competenza Cognitiva (ICC).

Nella relazione valutativa dovrebbero essere quindi stati riportati i risultati alle prove per i singoli subtest che formano i macro-indici su menzionati e i punteggi ottenuti. Vediamo di seguito quindi in cosa consistono questi macro-indici:

  • Indice di Comprensione Verbale (ICV): L’indice include compiti che richiedono di definire parole, di individuare somiglianze di tipo concettuale tra parole e di rispondere a domande sui principi generali cui attenersi in situazioni sociali
  • Indice di Ragionamento Visuo-Percettivo (IRP): L’indice include prove in cui il soggetto deve riprodurre una serie di disegni raffigurati su carta utilizzando dei cubi, individuare tra più alternative quella che corrisponde alla parte mancante di una matrice visiva e identificare tra più immagini quelle con caratteristiche simili
  • Indice di Memoria di Lavoro (IML): L’indice include le prove di Memoria di cifre e di Riordinamento di Lettere e Numeri. Memoria di cifre è composto da due prove differenti. Nella prima il soggetto deve ripetere delle sequenze di numeri nello stesso ordine in cui sono presentate dal clinico (Memoria diretta di cifre); nella seconda prova deve seguire il criterio dell’ordine inverso (Memoria inversa di cifre); Riordinamento di lettere e numeri prevede che il soggetto- dopo aver ascoltato le sequenze di lettere e numeri presentate oralmente dal clinico- ripeta prima i numeri in ordine crescente e poi le lettere in ordine alfabetico.
  • Indice di Velocità di elaborazione (IVE): L’indice include compiti che richiedono di riprodurre velocemente dei simboli associati in base a un codice a numeri/forme geometriche e di rilevare la presenza o l’assenza di un simbolo bersaglio in una riga di simboli.
  • Quoziente intellettivo (QI): Il QI deriva da dieci prove di natura verbale e visuo-spaziale. La risoluzione delle prove richiede adeguate capacità di attenzione, memoria, velocità di elaborazione delle informazioni e di ragionamento astratto. Sono inoltre necessarie conoscenze generali relative alla cultura italiana (per esempio, norme di comportamento e competenze linguistiche) e di espressione verbale.
  • L’indice di Abilità Generali (IAG): La risoluzione delle prove richiede adeguate capacità di attenzione e la conoscenza di informazioni generali relative alla cultura italiana (per esempio, norme di comportamento e competenze linguistiche) e di espressione verbale. Rappresenta l’indice più puro di capacità di ragionamento verbale e visuo-percettivo.
  • Indice di Competenza Cognitiva (ICC): Riassume gli indici di abilità di velocità di elaborazione visiva e di elaborazione uditiva e visiva a breve termine e di lavoro. Rappresenta quindi un indice di efficienza del processamento cognitivo e risulta solitamente deficitario nei bambini con disturbi del neurosviluppo.

Suggerimenti didattici ed educativi basati sugli indici della WISC-IV

Vediamo quindi quali possono essere le caratteristiche di uno studente che presenta punteggi molto bassi (magari inferiori alle 2 deviazioni standard, quindi inferiori a un punteggio di 70) in questi indici.

Comprensione verbale:

Se lo studente ha un basso punteggio nell’indice di comprensione verbale (ICV), potrebbe incontrare difficoltà quando deve acquisire, recuperare ed esprimere informazioni di natura verbale. Durante le attività scolastiche sarebbe opportuno prevedere interventi che lo aiutino ad ampliare il vocabolario, ad accrescere la conoscenza di sinonimi e contrari e a individuare analogie basandosi sui processi inferenziali.

Quando si propongono nuovi argomenti, potrebbe essere utile adottare alcune strategie:

  • Attivare le conoscenze pregresse
  • Evidenziare le parole-chiave del nuovo argomento (alla lavagna, sul testo, ecc.)
  • Completare la spiegazione orale con immagini (per esempio, disegni, grafici, fotografie, proiezioni ecc.)

Ragionamento Visuo-Percettivo:

Se lo studente ha un basso punteggio nell’indice di Ragionamento Visuo-Percettivo (IRP), potrebbe incontrare difficoltà se viene richiesto di raffigurarsi un concetto o un oggetto (visualizzazione), se deve affrontare compiti nuovi che non può svolgere in modo automatico e se deve categorizzare e ordinare gerarchicamente delle informazioni. Queste difficoltà possono emergere soprattutto durante lo svolgimento di un compito che si basa su stimoli visivi (per esempio, lettura di schemi orari, cartine geografiche, disegni geometrici, grafici ecc.).

Quando si propongono nuovi argomenti, potrebbe essere utile adottare alcune strategie:

  • Scomporre i compiti di natura visiva in passaggi successivi associandoli a spiegazioni verbali
  • Abituare il soggetto a svolgere compiti di categorizzazione (per esempio, mostrare le immagini di più oggetti; chiedere di chiudere gli occhi e di “disegnare gli oggetti nella mente”; chiedere di raggruppare gli oggetti in base agli elementi comuni; spiegare i criteri di categorizzazione ed eventualmente correggere gli errori)
  • Allenare il soggetto a visualizzare (per esempio, chiedere di immaginare nella mente e di descrivere a voce le sequenze di “fotografie” che rappresentano i comportamenti necessari per un’attività sportiva nota al soggetto)
  • Evidenziare nei test le parole-chiave e i simboli delle operazioni
  • Proporre un elenco di domande guida relative ai passaggi necessari per lo svolgimento dell’attività

Memoria di lavoro:

Se lo studente ha un basso punteggio nell’indice di Memoria di Lavoro, potrebbe incontrare difficoltà a riprendere il filo del logico se viene interrotto durante un’esposizione orale. Potrebbe essere inoltre problematico per lui prendere appunti durante le lezioni ed attenersi a richieste espresse in sequenza

Al fine di facilitare il ricordo, è essenziale che l’interlocutore usi frasi semplici e comunichi pochi concetti alla volta e in momenti successivi verifichi che il bambino rammenti quanto precedentemente detto. Durante le comunicazioni è opportuno ridurre quanto più possibile gli stimoli uditivi e visivi non pertinenti e chiedere eventualmente di ripetere quanto ascoltato.

Quando si propongono nuovi argomenti, potrebbe essere utile adottare alcune strategie:

  • Permettere di registrare la lezione in modo che possa in seguito riascoltarla
  • Aggiungere istruzioni scritte a quelle orali
  • Mantenere il contatto visivo mentre si forniscono informazioni orali
  • Incoraggiare l’utilizzo di sussidi durante lo svolgimento dei compiti (per esempio, appunti, calcolatrice, mappe concettuali, schemi, ecc.)
  • Evidenziare le parole-chiave di un nuovo argomento (alla lavagna, sul testo, ecc.)
  • Incoraggiare a chiedere all’interlocutore di ripetere le informazioni
  • Durante le verifiche scolastiche privilegiare il ricorso a formati che richiedano il riconoscimento delle informazioni (ad es. domande a scelta multipla) piuttosto che il recupero diretto dalla memoria a lungo termine

Velocità di elaborazione:

Se lo studente ha un basso punteggio nell’indice di Velocità di elaborazione, potrebbe incontrare difficoltà quando deve svolgere compiti carta e matita semplici e ripetitivi, che richiedono coordinazione visuo-motoria. È inoltre probabile che durante lo svolgimento di tali compiti, provi una sensazione di stanchezza superiore a quella attesa per l’età.

Quando si propongono nuovi argomenti, potrebbe essere utile adottare alcune strategie:

  • Comunicare le informazioni utilizzando frasi a struttura semplice
  • Concedere tempi più lunghi oppure ridurre il numero di attività da svolgere nell’arco del tempo
  • Ripetere di frequente la medesima richiesta/informazione evitando di formulare contestualmente più richieste
  • Associare immagini esplicative alle indicazioni verbali (doppia stimolazione)
  • Concedere pause durante le attività in modo da ridurre lo sforzo cognitivo
  • Prestare attenzione al livello di affaticamento cognitivo del soggetto. Poiché la ridotta velocità di elaborazione delle informazioni aumenta il livello di sforzo, l’assegnazione di nuovi compiti quando lo studente è affaticato riduce significativamente la possibilità di pervenire ai risultati attesi.

Conclusioni

In conclusione, un’attenta lettura della diagnosi permette di ipotizzare strategie didattiche ed educative basate sul profilo cognitivo dello studente che possono permettergli una migliore e più proficua esperienza di apprendimento con ricadute sul senso di efficacia personale e, conseguentemente, sulle emozioni sperimentate a scuola. Il suggerimento per gli insegnanti che hanno a cuore il successo formativo dei loro studenti con DSA e BES è quindi di dedicare del tempo per trovare quelle strategie che permettano di oltrepassare gli impedimenti cognitivi per giungere al cuore dell’insegnamento.


Bibliografia

Flanagan, D. P., & Kaufman, A. S. (2012). Fondamenti per l'assessment con la WISC-IV. Giunti OS Organizzazioni speciali.

Lang, M., Di Pierro, P., Michielotti C. e Squarza C. (2017). Wechsler Intelligence Scale for Children: lettura dei risultati e interpretazione clinica. Raffaello Cortina Editore

Orsini, A., Pezzuti, L., & Picone, L. (2012). WISC-IV: Contributo alla Taratura Italiana. Firenze: Giunti OS.

Toffalini, E., Buono, S., & Cornoldi, C. (2022). The structure, profile, and diagnostic significance of intelligence in children with ADHD are impressively similar to those of children with a specific learning disorder. Research in Developmental Disabilities129, 104306.

Toffalini, E., Giofrè, D., & Cornoldi, C. (2017). Strengths and weaknesses in the intellectual profile of different subtypes of specific learning disorder: a study on 1,049 diagnosed children. Clinical Psychological Science5(2), 402-409.

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