Andando in palestra mi sono accorto che ci possono essere tante cose in comune tra l’allenamento e lo studio. Vediamo se sei d’accordo!

Allenarsi e fare attività fisica fa bene e aiuta ad essere studenti più efficaci. Ma non è di questo che parla questo articolo. In questo articolo voglio mostrare le somiglianze tra studiare e andare in palestra. Fattori ambientali e personali!

I COMPAGNI

Il contesto è importante e in una palestra di solito ci sono altre persone. Diverse ognuna dall’altra ma che in qualche modo riflettono un po’ alcuni personaggi: gli stessi personaggi che possiamo trovare in una classe. Sono chiamati al maschile ma sono da intendersi validi anche al femminile!

  • Il secchione: passa le giornate a studiare la fisiologia muscolare ed i valori nutrizionali degli integratori alimentari. Conosce benissimo ogni singolo esercizio ed ogni macchina. Un problema: rimane tutta teoria e non si allena!
  • Il bulletto: è il classico “palestrato”. Grosso tanto che la maglietta sta per scoppiare si pavoneggia e si diverte a lasciare bilancieri caricati con 100Kg mettendo in difficoltà quelli che dovranno scaricare.
  • Il social addicted: passa la maggior parte del tempo a farsi selfie e storie su instagram. Le sue pause tra una serie e l’altra dura una decina di minuti, tempo di mandare audio a tutta la sua rubrica e ad un tono di voce che anche la vecchia signora che fa cardio lo sente.
  • Quello che imbroglia: un altro classicone, il grosso che nemmeno braccio di ferro quando mangia gli spinaci. Anche lui utilizza “integratori” peccato che non siano molto legali e gli stiano causando gravi problemi personali … ma crede ne valga la pena!
  • Quello che si impegna: si allena dalle 3 alle 4 volte a settimana, organizzando accuratamente il suo tempo. Ha un bel fisico e sembra sereno. È il tipo di persona che ammiriamo e che vorremmo essere!

PREDISPOSIZIONE E IMPEGNO

C'è chi è più portato per la matematica, qualcuno più per la filosofia e così c'è qualcuno che fa una trazione alla sbarra sviuppando deltoidi da urlo e altri che nemmeno dopo un mese...

È vero, esiste una predisposizione, una serie di meccanismi neurobiologici che portano alcuni individui ad avere una certa facilità nel raggiungere alcuni obiettivi. Ciò che però la palestra e la vita mi hanno insegnato è che se all'inizio il talentuoso può essere in vantaggio, è l'impegno che determina il risultato a lungo termine. 

Così se uno è predisposto buon per lui, ma chi non è predisposto non deve mollare... l'impegno lo ricompenserà.


CLIMA TRA LE PERSONE

In sala pesi come in classe il clima che tira tra i compagni è determinante per l’efficacia dell’allenamento così come dell’apprendimento.

Di massima possiamo trovare questi 3 tipi di stili:

  • Individualista: la gente semplicemente si ignora. Ognuno pensa per sé senza avere interazioni con le altre persone. Se qualcuno soffocasse sotto un bilanciere saremmo scocciati perché dovevamo usarlo.
  • Competitivo: allenarsi diventa una gara con gli altri. Quanto sta sollevando quello? 30 Kili? Bene, ne sollevo 60! Chi non è alla mia altezza è uno sfigato da umiliare.
  • Collaborativo: ognuno pensa al proprio allenamento ma è ben disposto nei confronti degli altri. Se ho bisogno di una mano so che posso chiedere e se vedo che qualcuno sta facendo male un esercizio provo a spiegargli come farlo meglio.

In palestra come in classe è lo stile collaborativo quello che ci incentiva a dare il massimo perché sappiamo di essere in un ambiente protetto e supportivo dove non veniamo giudicati.

D’altro canto ognuno sta combattendo la propria battaglia. La ragazza in sovrappeso che corre sul tapis roulant è da stimare perché si sta impegnando. Il ragazzo che solleva a mala pena 10Kg una volta non riusciva a sollevarne 5, sta migliorando e così anche noi.


OBIETTIVI E PROGRAMMAZIONE

Definito l’obiettivo la programmazione è la strada alla sua realizzazione

Quando ci mettiamo sui libri al pomeriggio dobbiamo avere ben chiaro qual è l’obiettivo che vogliamo raggiungere. Il goal setting è fondamentale per riuscire a capire quali saranno i passi che dovremo fare.

Massa, forza, definizione? Ognuno di questi obiettivi richiede un allenamento diverso! Quali saranno gli esercizi che farai, con quanta intensità con che tempi di recupero…

Definito l’obiettivo la programmazione è la strada alla sua realizzazione. Sia in palestra che nello studio un planning è utile a gestire al meglio gli impegni e gli esercizi in modo da poter sostenere in maniera efficace le richieste.


COSTANZA E RISULTATO

Essere costanti è il segreto per ottenere risultati

Quanti di voi all’inizio dell’anno o dopo la prima pagella infelice si sono detti: ok, sta volta si fa sul serio!

È un po’ come quelli che si iscrivono in palestra dopo le feste o dopo l’estate. Ma quanti durano e perché? E quanti ottengono effettivamente risultati?

Essere costanti è il segreto per ottenere risultati. Studiare saltuariamente come andare in palestra una volta alla settimana non serve a niente. Fare ogni giorno un po’ di allenamento o di studio rispettando il piano che ci siamo fatti è la strada per il successo!


SODDISFAZIONE E MOTIVAZIONE

Avviamo definito un piano e siamo costanti. A questo punto dovremmo iniziare a vedere i primi risultati.

Quanta soddisfazione ci da quel 6 in matematica dopo una storia di costanti 3. E quanto ci rende orgogliosi quel pettorale mai visto che finalmente fa la sua comparsa?

Quello che l’esperienza (e la ricerca) dimostra è che la soddisfazione crea motivazione e la motivazione ci spinge all’impegno.

È un circolo vizioso che a volte diviene viziato. Tante volte infatti i risultati non si vedono e la nostra motivazione vacilla.

Che cosa si può fare?

  • Trovare gli errori: Forse qualcosa nel tuo allenamento o nel tuo studio non è del tutto corretto. Quando non vediamo risultati dobbiamo chiederci dove stiamo sbagliando e, perché no, chiedere aiuto. Rivedi il tuo programma di allenamento o la tua pianificazione nello studio.
  • Ridefinire i propri obiettivi: Prendere 9 in latino forse non era un obiettivo così funzionale visto che sei sempre andato male e così fare 30 squat!
  • Apprezzare anche i piccoli risultati: Sei passato dal 3 al 5, hai fatto 4 serie invece di 3. Può sembrare ridicolo ma è un miglioramento. Riconoscilo e vedrai che ti invoglierà ad impegnarti ancora di più.
  • Sforzati oltre il limite: se senti che non ce la fai più a rimanere ancora concentrato o a fare ancora una ripetizione, stringi i denti e sforzati. Dopo averlo fatto congratulati con te stesso. Vedrai che con il tempo questo trucchetto ti aiuterà ad arrivare ancora più lontano!

E tu, cosa ne pensi? Noti anche tu delle somiglianze tra studiare e andare in palestra? Scrivelo nei commenti.

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